I vari eventi geologici, che hanno interessato la zona del Parco, sono stati ricostruiti grazie alla varietà di tipi di rocce presenti. Per cominciare, il Beigua Geopark contiene una sequenza relativamente completa di litosfera oceanica, testimonianza di un Oceano in espansione. Causa due importanti eventi metamorfici, rispettivamente di fondo oceanico ed orogenico alpino, le rocce di questa successione sono state profondamente modificate.
In particolare, la litosfera oceanica è rappresentata da lherzoliti mantelliche (alcune lasciate intatte dai processi metamorfici), intruse da rocce gabbriche, databili circa 160 Milioni di anni fa. Il successivo affioramento sul fondo dell'oceanico Giurassico del basamento gabbro - peridotitico è stato modificato dai suddetti eventi metamorfici in serpentiniti, brecce tettoniche e rodingiti. Questa sequenza gabbro-peridotitica è stata poi ricoperta da colate basaltiche, che, in analoghe sequenze dell'Appennino, sono conservate come lave a pillow e sill; infine basalti filoniani si mettono in posto attraverso le lherzoliti serpentinizzate.
Sedimenti pelagici, attualmente trasformati in cherts, marmi, calcescisti e quarzoscisti dall'evento tettono-metamorfico alpino, erano in origine associati alla copertura vulcanica.
La subduzione alpina ha poi smembrato la litosfera oceanica; questa ha raggiunto diverse profondità durante la subduzione, passando a diversi valori di Pressione e Temperatura, da facies scisti blu ad eclogiti a granato - onfacite ed eclogiti a lawsonite, lungo una serie di facies relativamente continua (Vara, Bric Tariné).
La costruzione della catena montuosa è il risultato dell'esumazione e della parziale riequilibratura di quelle unità che erano stabili in condizione di alta pressione. L'erosione dei livelli strutturalmente più elevati, che erano quelle unità giunte alle maggiori profondità durante la subduzione, hanno formato le brecce tettoniche.
Durante l'Oligocene, per un'invasione di un mare proveniente da Nord-Ovest, si sono depositati sull'intero basamento altri sedimenti, che hanno riciclato ulteriormente le unità strutturalmente più elevate, producendo la selezione e i locali arricchimenti di rocce giadeititiche e onfacititiche.
I serpentinoscisti della Valle dell' Orba, apprezzati per coperture e rivestimenti lapidei, erano interessati da notevole attività estrattiva, ormai in disuso.
Diversi affioramenti di rocce a giadeite-onfacite in depositi collegati al reticolo fluviale (area di Sassello), sono stati di recente riconosciuti di interesse archelogico.
Il Punto Informativo "B.Bacoccoli" presso Prariondo, è dedicato alle caratteristiche geologiche del Beigua Geopark mostrando i più importanti litotipi presenti nel Parco.