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Flora

(testo in fase di aggiornamento)

La flora del Parco regionale del Beigua con i suoi oltre 1100 taxa di piante vascolari è valorizzata non solo dalla presenza di specie endemiche con numerose entità di particolare rilievo fitogeografico, ma è caratterizzata in modo particolare dalla peculiare vicinanza e dalla compenetrazione di vari elementi floristici, sono validi indicatori della notevole eterogeneità ambientale.

Due sono le specie endemiche ad areale particolarmente ristretto, la viola di Bertoloni (Viola bertolonii) e la peverina di Voltri (Cerastium utriense), sei le endemiche alpine e 22 le endemiche a distribuzione relativamente più ampia. Nell'area protetta si osserva la presenza a breve distanza e talora la compenetrazione di elementi floristici eumediterranei, centroeuropei, eurosibirici e circumboreali.

Le specie a corologia europea in senso lato costituiscono la componente prevalente, tuttavia uno degli aspetti più interessanti è proprio il contrasto fra questo contingente, che domina sul lato settentrionale, e quello mediterraneo occidentale, maggiormente diffuso sui versanti marittimi. Notevole è la presenza di relitti atlantici e terziari, quali Taxus baccata, Ilex aquifolium, Erica cinerea, Euphorbia hyberna ssp. insularis, Osmunda regalis in stazioni a carattere di più spiccata oceanicità e di altre specie, per lo più circumboreali ed eurasiatiche, col significato di relitti glaciali in stazioni a microclimi più freddi, come Drosera rotundifolia, Rhynchospora alba, Gentiana pneumonanthe, Parnassia palustris, Antennaria dioica.

Ciò evidenzia l'eterogeneità di ambienti e richiama alla mente fenomeni di migrazione e di isolamento collegati a differenti periodi climatici, in coincidenza con le glaciazioni e i periodi interglaciali.

Interessante è la distribuzione altitudinale di numerose specie che in quest'area possono scendere a quote inferiori ai loro consueti limiti. Diverse specie circumboreali, configurabili come relitti glaciali, si rinvengono in zone umide costituite da torbiere, acquitrini e prati umidi in quota, a un distanza eccezionalmente vicina al Mediterraneo.

Talune praterie sommitali risultano ben evolute e ospitano una notevole flora di tipo montano; queste formazioni sono caratterizzate principalmente da Brachypodium genuense e da una specie di Sesleria provvisoriamente ascritta a S. insularis.

Peculiare è la flora delle stazioni rupestri, delle pietraie e dei ghiaioni, che ospita numerosi relitti serpentinicoli e serpentinofite esclusive o preferenziali, tra le quali Asplenium cuneifolium, Minuartia laricifolia subsp. ophiolitica, Daphne cneorum, Notholaena marantae, Iberis sempervirens, Alyssoides utriculata, Linum campanulatum, Sesamoides pygmaea, Cardamine plumieri, Robertia taraxacoides.

Cerastium
Cerastium
(foto di Cristiano Queirolo)
Viola Bertoloni
Viola Bertoloni
(foto di PR Beigua)
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