ZSC Beigua - Monte Dente - Gargassa - Pavaglione
(IT1331402)
Esteso (poco meno di 17.000 ettari) ed articolato massiccio montuoso, posto notevolmente a ridosso del litorale, caratterizzato dalla presenza di ampie aree di versante e di fondovalle.
Dal punto di vista geologico, le rocce affioranti appartengono al gruppo di Voltri prevalentemente ofiolitico. Il SIC presenta evidenti contrasti fra i versanti marittimi e quelli settentrionali; le quote relativamente elevate e la presenza di microclimi freddi consentono la presenza di specie boreali in vicinanza del Mar Mediterraneo soprattutto in corrispondenza di zone umide di alta rilevanza geomorfologica e biologica. Il substrato condiziona la flora offrendo opportunità di rifugio ad interessanti serpentinofite. Di notevole importanza è la presenza di specie vegetali endemiche ad areale molto ristretto e specie minacciate di scomparsa, per alcune delle quali (Viola bertolonii, Cerastium utriense, Anagallis tenella) la Regione Liguria ha proposto l'inclusione nell'All. II della Direttiva 92/43 CEE. Altrettanto importanti sono le specie animali, principalmente tra gli Insetti appartenenti all'ordine dei Coleotteri, alcune delle quali per il loro interesse biogeografico, per la rarità naturale o perché indicatrici di qualità ambientale sono state proposte per l'inclusione nell'Allegato II della suddetta direttiva (Cicindela maroccana pseudomaroccana; Carabus italicus italicus; Carabus vagans; Carabus solieri liguranus; Nebria tibialis tibialis; Haptoderus apenninus; Philorhizus liguricus). Di grande rilevo sono anche alcuni habitat (faggete mature e-o in associazione a Taxus baccata, praterie sommitali, formazioni ofioliticole particolari limitate alle rupi e agli sfatticci, stagni e complessi di torbiera, ecc.) di interesse comunitario prioritario o proposti come tali. Diverse sono inoltre le specie in via di rarefazione e/o protette ai sensi di direttive/convenzioni internazionali. La posizione geografica e le caratteristiche ne fanno un'area molto importante per la migrazione e la nidificazione di molte specie di uccelli, ragione per la quale essa è stata individuata e designata quale Zona di Protezione Speciale ai sensi della Direttiva 79/409 CEE "Uccelli", in buona parte sovrapposta al SIC.panorama monte Dente
(foto di Cristiano Queirolo)