Rappresentano circa un terzo dell'intera superficie del Parco del Beigua e includono aree di notevole valore naturalistico e paesaggistico.
Estesa per quasi 1700 ettari nei Comuni di Arenzano e Cogoleto, è caratterizzata da estesi boschi di conifere degradanti alle quote superiori verso praterie montane con cospicua presenza di rocce verdi affioranti che conferiscono al paesaggio un aspetto selvaggio non dissimile da quello riscontrabile nelle praterie alpine. La foresta regionale Lerone è parte integrante della Zona di Protezione Speciale Beigua - Turchino e della Zona Speciale di Conservazione Beigua - M.te Dente - Gargassa - Pavaglione.
Con una superficie di circa 800 ettari nel Comune di Sassello, presenta vasti boschi misti di castagno e roverella e, nei settori esposti a meridione, boschi di conifere. Dal punto di vista naturalistico le principali emergenze sono senza dubbio rappresentate dalle specie animali legate a complessi forestali estesi quali il Cervo volante e, tra gli uccelli, diverse specie di picchi o i rapaci come l'Astore e lo Sparviere. La presenza di specie ed habitat importanti a livello comunitario ha determinato l'inclusione della Foresta "Deiva" tra le Zone Speciali di Conservazione della Rete Natura 2000 (che comprende le aree di maggior pregio naturalistico a livello europeo) in capo all'Ente Parco.
Si estende per oltre 760 ettari nei territori comunali di Masone, Campo Ligure, Tiglieto. E' un'area caratterizzata da boschi misti inframmezzati da prati e pascoli in parte ancora utilizzati per l'attività zootecnica. Come in molte altre zone del Parco del Beigua, l'interazione delle attività umane con i processi naturali ha determinato ambienti peculiari, ricchi di forme di vita di notevole interesse. La foresta regionale del Tiglieto è parte integrante della Zona di Protezione Speciale Beigua - Turchino e della Zona Speciale di Conservazione Beigua - M.te Dente - Gargassa - Pavaglione.