Nell'area del Parco vigono regole precise che consentono di mantenere l'equilibrio tra le necessità di sviluppo, legate anche alla fruizione turistica, e quelle di tutela di habitat preziosi che ospitano rare specie animali o vegetali. Si tratta dunque di seguire norme di comportamento, spesso già suggerite dal buonsenso, per far sì che l'interazione tra l'uomo e l'ambiente, nella quotidianità o nella fruizione occasionale, non abbiano conseguenze spiacevoli sul delicato equilibrio dell'ecosistema.
Riportiamo una sintesi dei comportamenti da tenere all'interno dell'area protetta, ma è comunque necessario fare sempre riferimento alle Misure Regolamentari Gestionali del Piano Integrato del Parco per avere una conoscenza dettagliata delle singole disposizioni.
Usare il buon senso e riconoscere le proprie capacità e limiti: affrontare le uscite con abbigliamento e attrezzatura adeguati, informandosi sulla praticabilità e difficoltà dei percorsi. Non trascurare la variabilità ed imprevedibilità delle condizioni meteorologiche e comunicare sempre a qualcuno di fiducia la propria destinazione e l'orario indicativo di rientro.
Seguire sempre i sentieri segnalati da apposito segnavia ed evitare rumori molesti, per non disturbare gli animali che vivono nel Parco.
Sentieri e mulattiere del Parco sono riservati a escursionisti, MTB e cavalli; i mezzi a motore non possono circolare, salvo quelli autorizzati per ragioni di servizio e interventi di emergenza.
Fiori, piante, minerali e fossili… fatevi stupire dalla loro bellezza e fotografateli, senza raccoglierli o danneggiarli.
In tutta l'area del Parco i cani vanno sempre condotti al guinzaglio, per proteggere loro stessi, la fauna selvatica e nel rispetto degli altri escursionisti.
Il fuoco può essere acceso solo nelle apposite strutture fisse all'interno delle aree verdi attrezzate; l'accensione di fuochi in tali strutture è comunque sconsigliata in caso di proclamazione dello stato di grave pericolosità per gli incendi boschivi.
Nelle aree verdi attrezzate abbiamo rimosso i cestini portarifiuti: per godere di un Parco sempre pulito, non abbandonare i tuoi rifiuti ma portali nei punti di raccolta più vicini rispettando le indicazioni sulla raccolta differenziata.
Sui percorsi escursionistici i ciclisti hanno l'obbligo di concedere il passo ai pedoni e a chi percorre i sentieri a cavallo.
La pratica della mountain bike è vietata su tutti i percorsi dopo forti piogge nelle successive quarantotto ore, nelle ore notturne, senza gli opportuni dispositivi di illuminazione, e sui terreni per i quali esiste il diniego dei proprietari o dei conduttori.
Rispettare le indicazioni imposte dalla segnaletica e tenere un comportamento specifico di prudenza e diligenza regolato in base alla situazione del percorso, alle sue caratteristiche e alle sue attitudini e capacità, in modo da non costituire pericolo per l'incolumità altrui e/o arrecare danno a persone e cose, nonché a se stesso.
Regolare la propria andatura al tipo di percorso, alle proprie capacità, alle condizioni dell'attrezzatura utilizzata, alle condizioni ambientali, allo stato del percorso e all'affollamento dello stesso.
Nell'area del Parco è consentito l'attendamento temporaneo per una notte, dal tramonto all'alba, come soluzione di emergenza o di carattere straordinario non trovandosi in prossimità di ripari o rifugi, rimuovendo la tenda il mattino successivo. Nelle aree verdi attrezzate di Pian di Stella e Pratorotondo e in corrispondenza dei rifugi riconosciuti dal Parco è consentito l'attendamento per un massimo di 2 notti consecutive.
Arrampicata sportiva: per ciascuna parete di roccia praticata è indicato il periodo nel quale l'arrampicata è consentita senza arrecare disturbo alle specie di uccelli rupicole. Consultare l'art. 27.4 (Avvicinamento e fruizione delle pareti di roccia) delle Misure Regolamentari Gestionali del Piano Integrato del Parco e l'Allegato I (censimento e classificazione aree fruizione per attività di arrampicata).
Canyoning: i siti idonei all'attività di torrentismo sono stati censiti e classificati, indicando per ciascuno il periodo di fruizione. Consultare l'art. 27.5 (Attività di torrentismo) delle Misure Regolamentari Gestionali del Piano Integrato del Parco e l'Allegato II (censimento e classificazione aree fruizione per attività di torrentismo).
L'atterraggio e il sorvolo di velivoli a motore a bassa quota, compresi i droni, sono vietati nelle aree protette dalla normativa regionale. Specifiche deroghe al divieto possono essere concesse dal Parco, previa richiesta di autorizzazione, qualora non interessino aree sensibili e non interferiscano con i periodi di nidificazione di specie tutelate di avifauna.