Dalle pietre delle antiche mulattiere, che dall'entroterra portavano in riviera, alle pietre del forte Geremia, spaziando dal bianco candore delle vette alpine al blu intenso del mare all'orizzonte.
Periodo consigliato: da marzo a novembre
Dislivello: 560 m in salita; 150 m in discesa
Percorso che si sviluppa prevalentemente in salita, abbastanza impegnativo con tratti pietrosi che rompono il ritmo, dove non si può esprimere completamente la tecnica classica ma quella trail.
Caratteristiche: sentiero che si snoda lungo il crinale con panorami molto suggestivi e varietà di paesaggio.
Accesso e punto di partenza: da Genova-Voltri o da Masone si raggiunge il Passo del Turchino proseguendo verso il Passo del Faiallo. Dopo circa 1 km si trova la deviazione, a destra, che porta alla località Cappelletta di Masone.
Coordinate GPS: +44° 29’ 30.45” N / +8° 43’ 00.78” E
L’itinerario prende il via dalla località Cappelletta di Masone (639 m di quota), dove si trova il bel Santuario del seicento dedicato alla Madonna. Uscendo dall’abitato, sulla destra imbocchiamo una stradina asfaltata di accesso ad un parcheggio; successivamente diventa sterrata e prende rapidamente quota. In breve si arriva al Briccu Busa, dove si incrocia l’Alta Via dei Monti Liguri Si continua sulla destra lungo il versante nord, che presenta una folta copertura boschiva; in alcuni punti, raggiunto il crinale, si aprono scorci suggestivi verso il mare. Dopo circa venti minuti si arriva in prossimità del Forte Geremia, che si scorge imponente in cima ad un colle erboso alle nostre spalle a 803 metri di altezza. La struttura militare risale alla fine del 1800 ed ha mantenuto intatta la sua possente mole grazie anche ai lavori di recupero effettuati alcuni anni fa che lo hanno adattato a rifugio. Vale sicuramente la pena fare una leggera deviazione fino al piazzale antistante la costruzione, lungo lo sterrato quasi in piano che si incrocia sulla sinistra, per godere il panorama che, da quel punto, è veramente magnifico. Con un colpo d’occhio si può infatti spaziare dalla splendida cornice delle Alpi a nord, fino alla costa che si sviluppa da ponente a levante. Oltrepassato il bivio per il forte, il percorso continua verso destra, costeggiando i ruderi di una vecchia casa, fi no a raggiungere, dopo un breve tratto in discesa, la carrozzabile per il Passo del Faiallo. Superata la sella Pràa du Sambüghettu (774 m) si procede per pochi metri lungo il nastro d’asfalto, ignorando una prima deviazione a destra, contrassegnata da due rombi gialli, che porta a Masone. Si imbocca invece il sentiero in salita, sempre sulla destra, ben segnalato con il segnavia bianco e rosso dell’Alta Via, che costeggia il Monte Giallo e scende fino alla Sella del Barnè (886 m). Sulla destra troviamo la deviazione che porta al Bric Dentino, mentre di fronte a noi parte il sentiero verso il Monte Dente, che imbocchiamo, guadagnando rapidamente quota, attraverso tratti erbosi alternati a zone rocciose. Non si raggiunge la vetta ma si svolta, procedendo lungo il fianco sinistro che affaccia verso il mare, fino ad una nuova sella sullo spartiacque, posta a circa 1030 m di quota. Qui ha inizio la discesa che, attraverso un percorso che si snoda lungo il versante padano, ci permette di raggiungere la carrozzabile sottostante attraversandola si imbocca un sentiero che taglia il tornante guadagnando nuovamente la provinciale che si segue quasi in piano fino al Passo della Cerusa (939 m). Subito dopo, quando la strada riprende a salire,si devia a destra, per uno sterrato tra boschi di faggi ed ampie radure. Si arriva nuovamente ad incrociare il nastro asfaltato, che si segue per poche decine di metri fino ad una fonte, da dove parte l’ultimo strappo in salita dell’Alta Via che ci porta al Passo del Faiallo (1049 m).