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Il monitoraggio degli uccelli nidificanti nell'area del Beigua

Presentati i dati relativi al 2013

Considerando tutti i dati disponibili (2000 -2013), le specie rilevate durante l'esecuzione dei 1.677 punti d'ascolto sono state 104; tali specie rappresentano il 65% delle specie che si riproducono in Liguria, la totalità di quelle nidificanti nell'area di studio. Nel complesso gli indici calcolati per l'area del Beigua confermano la presenza di una comunità ricca di specie ed equilibrata nella sua composizione, perfettamente confrontabile con analoghe realtà ornitologiche, confermandone l'importanza  nell'ambito della biodiversità dell'avifauna degli ambienti montani appenninici e, più in generale, mediterranei.Tra le specie osservate, le più abbondanti sono state Fringuello, Pettirosso, Capinera, Merlo, Cinciallegra, Cuculo, Luì piccolo, Ghiandaia, Rondone comune, Prispolone e Allodola; il maggior numero di specie si è riscontrato nelle aree caratterizzate dalla presenza di boschi, brughiere, cespuglieti e praterie. Elaborando i dati raccolti si è potuto osservare come in tutte le aree boscate Pettirosso, Fringuello, Capinera e Merlo siano le specie più abbondanti, la Cinciallegra è più frequente nei boschi con elevata presenza di latifoglie, mentre la Cincia dal ciuffo e la Cincia mora sono strettamente legate alla presenza di conifere. Decisamente interessante è l'elevato numero di Zigoli muciatti nei boschi di conifere e di Rampichini comuni nei boschi di latifoglie e misti, dove è anche presente il Piccho nero. Ricca e diversificata è l'avifauna di brughiere e cespuglieti, dominata da specie quali: Pettirosso, Fringuello, Luì piccolo, Capinera, Prispolone e Merlo. Rilevante la discreta presenza di specie con sfavorevole stato conservazionistico quali l'Allodola e lo Zigolo muciatto. Nelle aree a pascolo naturale e praterie d'alta quota troviamo un elevato numero di specie importanti per l'area. Qui è risultata davvero notevole la presenza, tra le altre specie, di numerosi Calandri e Tottaville; in quest'ambiente sono stati, inoltre, contattati anche Biancone, Gheppio, Codirossone, Aquila reale, Pernice rossa, Averla piccola, Falco pecchiaiolo, Nibbio bruno, Falco pellegrino, Passero solitario, Magnanina comune, Ortolano e Fanello. Macchia mediterranea ed ambienti rocciosi appaiono decisamente meno diversificati delle tipologie precedenti, ma risultano essere gli ambienti d'elezione per importanti specie target quali, rispettivamente, Magnanina comune e Codirossone. Durante lo svolgimento di questa attività, nel corso del 2013, sono state contattate tre nuove specie: Civetta, Upupa e Balia dal collare.

Se si valuta il valore ornitologico e conservazionistico degli ambienti presenti, risulta evidente come praterie e macchia mediterranea siano sicuramente quelli di maggior rilevanza. Tuttavia anche gli ambienti con rocce, falesie e rupi sono contraddistinti da elevati valori ornitologici. Boschi, brughiere e cespuglieti risultano essere ben diversificati e sono quindi rilevanti anche dal punto di vista qualitativo. Particolare importanza, infine, è assegnata ai mosaici agrari in ragione della loro elevata biodiversità.

 
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