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Il Parco al lavoro nella Zona Umida di Tiglieto

Realizzati importanti interventi di ripistino e manutenzione

Nel mese di aprile il Parco del Beigua ha condotto un importante intervento a tutela della Zona Umida della Badia di Tiglieto, la cui canalizzazione di alimentazione è stata danneggiata dagli eventi alluvionali dell'autunno 2014, determinando l'interramento totale della briglia del Rio Castelletto e la conseguente interruzione dell'apporto idrico.

Tale area riveste un ruolo molto importante, sia per la presenza di anfibi e rettili molto vulnerabili, sia per la alta produttività trofica che si riscontra in questa tipologia ambientale. La grande presenza di insetti che nella zona umida trovavano un habitat favorevole ha fatto sì che tutta la piana della Badia fosse a ragione considerata un'area di grande interesse ornitologico con presenze e densità molto buone di numerose specie di uccelli tutelate dalla Direttiva 79/409/CEE ed in particolare, dagli ultimi studi condotti, l'area appare decisamente vocata per la nidificazione del Succiacapre (Caprimulgus europaeus).

L'intervento di pulizia e rimozione del sedimento, condotto in collaborazione con il Comune di Tiglieto, ha consentito di ripristinare il costante apporto idrico alla Zona Umida, favorendo così la presenza di insetti funzionali all'aumento delle popolazione di uccelli insettivori e assicurando un'area di sosta e approvvigionamento alimentare alle numerose specie ornitiche in transito nel periodo migratorio.

Contestualmente è stato realizzato un intervento di potatura della Rovere monumentale della Badia di Tiglieto,che da alcuni anni presentava evidenti segni di senescenza, primo fra tutti il disseccamento di tutte le parti apicali.

Grazie alla collaborazione tra Ente Parco, Comune di Tiglieto e Corpo Forestale dello Stato, è stato richiesto l'intervento del Servizio Fitosanitario Regionale che dopo un accurato sopralluogo ha riscontrato la necessità di effettuare una potatura delle parti apicali, funzionale sia alla ripresa vegetativa sia alla messa in sicurezza della pianta stessa. Inoltre è stata evidenziata la necessità di procedere all'eradicazione delle piante infestati nei dintorni della Rovere e di effettuare una concimazione profonda.

Sotto la direzione del Parco, gli operatori dell'Azienda Agricola Nevlei di Rossiglione, esperti anche nelle tecniche di tree climbing, hanno condotto la potatura con precisione quasi chirurgica, muovendosi con grande cautela trai rami della pianta. L'intervento è stato eseguito a regola l'arte ma occorrerà tempo perchè la pianta possa riprendere vigore e forza.

Una leggenda popolare narra che la Rovere di Tiglieto, inserita nell'Elenco degli Alberi Monumentali della Regione Liguria, sia stata piantata dalle truppe napoleoniche durante la Campagna d'Italia. Altre fonti raccontano che sul tronco della pianta sia inchiodato un ferro di cavallo recante il simbolo "N", monogramma imperiale lasciato da un Dragone dell'esercito francese in transito nella zona e costretto a cambiare il ferro al cavallo. Alcuni vecchi del paese narrano che da bambini vedevano il ferro spuntare dal tronco ma oggi sulla superficie non ve ne è più alcuna traccia, forse completamente inglobato nella corteccia.

 
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