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Eccezionale avvistamento di Grifoni

Osservati otto individui in migrazione sul Beigua

Nell'ambito del consueto periodo di controllo di dieci giorni, dal 9 al 18 maggio, delle popolazioni di Falco pecchiaolo Pernis apivorus in migrazione pre-riproduttiva attraverso la parte meridionale del Parco del Beigua e della Z.P.S. "Beigua-Turchino", spicca un'osservazione: quella di otto individui di Grifone Gyps fulvus in movimento da ovest verso est nella media Val Lerone, in Comune di Arenzano, il pomeriggio del 15 maggio. Questa specie di avvoltoio, che fino a non troppi anni fa veniva considerato accidentale, è attualmente valutato come migratore regolare in Liguria. I progetti di reintroduzione avviati nella Francia meridionale a partire dalla metà degli anni Ottanta e in alcune località italiane, uniti al forte incremento della popolazione spagnola (ca 20.000 coppie), hanno infatti determinato le condizioni per un aumento delle osservazioni della specie, riscontrabile in vari Paesi europei compreso l'arco alpino.  In Italia si riproduce un'ottantina di coppie distribuite, oltre che in Sardegna, dove risiede la sola popolazione di origine naturale, nelle Prealpi Carniche, in Abruzzo, Sicilia e Calabria. La popolazione francese di Grifone è in netto incremento, soprattutto nei Pirenei, con quasi 500 coppie nidificanti; solo quella delle zone più vicine al confine di Stato con l'Italia, distanti meno di 100 km e comprendenti i primi siti di rilascio (Baronnies, Gorges du Verdon), ammonta a più di 90 coppie. Tale situazione si riflette nell'aumentato numero di segnalazioni liguri, maggiormente nell'Imperiese a causa della prossimità geografica e nel Genovese per via del più alto numero di osservatori. La primavera avanzata rappresenta il periodo in cui esse sono più concentrate, e sono costituite di norma da individui giovani ed immaturi in dispersione alla ricerca di luoghi di alimentazione favorevoli (per quanto la Liguria non offra le condizioni trofiche ideali da questo punto di vista); essi così si portano lontano dai siti di nidificazione, spostandosi lungo i principali crinali montani e gli alti versanti delle vallate. Certamente per la Liguria centrale ed in particolare per il Parco del Beigua, questo passaggio, ammirato nell'arco di pochi minuti, per la sua entità costituisce un evento ragguardevole.

 
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