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  n° 112 - Aprile 2021

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La prorompente bellezza della primavera

Il programma della nuova stagione, zone colorate permettendo

In questi mesi difficili, scanditi dal rosso, dall’arancione e dal giallo delle varie zone d’Italia, cerchiamo nuove sfumature più rilassanti nella natura, grazie a una primavera pronta ad accoglierci tra le sue fioriture profumate. Sperando di avere la necessaria libertà di incontrarci sui sentieri, sempre mantenendo la giusta distanza, siamo pronti a partire con il programma della nuova stagione, che conferma appuntamenti amatissimi e molto partecipati, accanto a tante nuove escursioni.

A fronte delle nuove disposizioni nazionali che non contemplano la zona gialla per tutto il mese di aprile, abbiamo al momento sospeso le attività in calendario per le prossime settimane, ma sul sito trovate comunque tutte le escursioni e saremo pronti ad aprire le prenotazioni se dovesse intervenire qualche deroga o tornassimo in giallo prima del previsto. Ma intanto vi diamo qualche anticipazione su cosa proporranno le nostre Guide fino a giugno.

Immancabile l’Alta Via in fiore, che anche quest’anno celebrerà la Giornata Europea dei Parchi e l’inizio della Settimana Europea dei Geoparchi, il calendario di eventi che ci accompagnerà fino a metà giugno per promuovere il geoturismo e il patrimonio geologico del Beigua UNESCO Global Geopark, che sarà protagonista anche dei geo-trekking in Val Masone, in Val Gargassa e sulla Strada Megalitica. Confermati anche i biowatching in compagnia degli esperti del Parco, come il Dragonfly Day dedicato alle libellule e i birdwatching in occasione delle migrazioni del mese di maggio.

Tornano gli appuntamenti per i Beigua Junior Geoparking e le escursioni a tema foraging, alla scoperta delle erbe spontanee tipiche della cucina ligure. Tra le novità del programma primaverile i Cammini di Biodiversità, escursioni legate al rapporto tra biodiversità e allevamento, con visita ai produttori Gustosi per natura del Parco.




Sentieri e pascoli: la biodiversità passa anche da qui

Le attività del progetto Interreg CamBioVIA

La gestione efficace di un’area protetta si fonda sulla costante ricerca di un equilibrio tra la necessità di tutela dei valori ambientali e la richiesta di sviluppo della comunità locale, che del territorio si prende cura e sul quale investe per il proprio futuro. Il patrimonio di biodiversità infatti è strettamente collegato con le attività umane, in particolare con quelle agricole che con la coltivazione e la gestione dei pascoli mantengono gli habitat indispensabili per le specie che qui vivono, si nutrono e riproducono.

La strategia di sviluppo sostenibile del Parco del Beigua si realizza proprio attraverso una relazione costante con le attività rurali che contribuiscono a mantenere la funzionalità di servizi ecosistemici fondamentali per la mitigazione dei rischi naturali, la conservazione della biodiversità, ma anche dell’identità territoriale e del valore attrattivo del paesaggio. È dunque in questa direzione che si sono concentrati gli interventi strutturali che l’Ente Parco, in qualità di soggetto attuatore per conto di Regione Liguria, sta realizzando nell’ambito del progetto Interreg CamBioVIA - CAMmini e BIOdiversità: Valorizzazione Itinerari e Accessibilità per la transumanza, finanziato dal programma transfrontaliero Marittimo.

Le attività di pascolo garantiscono il presidio del territorio e il mantenimento dell'alta qualità ambientale presente; per questa ragione l'Ente Parco ha deciso di sostenere tali attività fornendo attrezzature e materiali per il miglioramento funzionale di terreni pascolivi ad alcune aziende agricole in possesso del marchio “Gustosi per natura” per prodotti legati alla filiera del latte, insediate in Valle Stura e nel Sassellese. Abbeveratoi, recinzioni elettrificate, portafieno e mangiatoie consentiranno alle aziende una migliore conduzione di pascoli ritenuti fondamentali per il mantenimento degli habitat e dei valori di biodiversità di arre ad alto interesse naturalistico ambientale, favorendo la disponibilità di cibo e di siti idonei alla nidificazione dell’avifauna del Beigua.

Negli aspetti tradizionali legati alla gestione del pascolo e all'allevamento, patrimonio identitario e culturale, il Parco ha riconosciuto anche un particolare valore turistico in grado di creare una connessione tra le peculiarità geo-ambientali e quelle paesaggistiche. Su questo aspetto dunque si è sviluppato l’intervento di riqualificazione di sei percorrenze sentieristiche della Valle Stura, con interventi di ripristino del calpestio e posa in opera di paletti e frecce segnaletiche.

A questi interventi di carattere infrastrutturale si affiancano poi i “Cammini di biodiversità”, il programma di escursioni proposto dalle Guide del Parco: l’esperienze di trekking sui sentieri del Beigua si arricchisce dell’incontro con i produttori “Gustosi per natura” della filiera del latte, pronti a condividere racconti appassionati tra passato e futuro, lavorazioni tradizionali e produzioni innovative, tenute insieme dal grande amore per questo territorio




Migrazioni primaverili del Biancone

I dati del monitoraggio 2021

Il Biancone Day 2021 nel Parco del Beigua ha coinciso con l'ultima domenica di libertà degli spostamenti in ambito regionale, prima di tornare in zona arancione, ma possiamo dirci davvero soddisfatti: i partecipanti sono stati tantissimi, ma l'organizzazione delle escursioni a piccoli gruppi, distribuiti su più turni di partenza, ha evitato assembramenti. Certo i Bianconi sono stati un po' meno numerosi delle attese, frenati dal forte vento che però ha assicurato una giornata di sole strepitosa. Meglio è andata il giorno precedente, quando la nostra Guida e il suo gruppo hanno potuto godere di un passaggio continuo di Aquile dei serpenti.

Intanto si è chiusa anche la sessione di monitoraggio dei bianconi in migrazione, che ha fornito spunti interessanti. Non si sono registrati consistenti anticipi di migrazione, che dal 2010 sono stati osservati con maggior frequenza e regolarità, e nel periodo di riferimento che il Parco del Beigua segue ogni anno, dal 10 al 21 marzo, si è ottenuto un risultato superiore ai 2300 individui.

"Le fluttuazioni annuali dei risultati con le attese variabilità da un anno all'altro sono una regola dettata dalla meteorologia: le condizioni di tempo operanti a scala più vasta, anche a forte  distanza dalla Liguria, modulano i ritmi e influiscono sul numero dei bianconi osservati in migrazione nell'area del Beigua, con effetti sulla soglia di riferimento attesa per le due prime decadi di marzo, collocabile tra i 2000 e i 2500 e anche oltre, secondo la tendenza che si riscontra posteriormente al 2010 - spiega Luca Baghino, l'ornitologo che dal 1984 si occupa del fenomeno della migrazione dei rapaci nel Parco – Si tratta nella quasi totalità di individui adulti, destinati ad accasarsi per lo più ma non esclusivamente in Italia per la nidificazione, dove si tratterranno fino alla seconda metà di settembre"



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