Riconoscere il valore economico e ambientale, ma anche culturale e turistico delle produzioni locali e del paesaggio: questo è l'obiettivo del progetto Interreg CamBioVIA - CAMmini e BIOdiversità, finanziato dal programma transfrontaliero Marittimo, che nei prossimi tre anni mira a costruire un nuovo modello di cooperazione territoriale fondato su comunità locali custodi della biodiversità, in aree marginalizzate e a rischio abbandono; un potenziale di attrattività anche turistica, legato al recupero dell'autenticità della vita rurale, di antichi mestieri e tradizioni che diventano cardini di itinerari legati in particolare alla transumanza e più in generale alla filiera del latte.
Regione Liguria, capofila del progetto in partenariato con Toscana, Sardegna e Corsica, ha scelto il Parco del Beigua, insieme ad Aveto e Antola, quali soggetti attuatori di un percorso che rafforzerà nella popolazione locale la consapevolezza dell'importanza della tutela attiva del capitale naturale che possiedono e svilupperà nuovi strumenti per comunicare al consumatore finale e al turista il valore reale che ha un prodotto locale. Il profumo del latte e la sapidità del formaggio sono infatti il risultato della combinazione unica di innumerevoli fattori: la straordinaria biodiversità dei pascoli mantenuti con cura dagli agricoltori, il lavoro eroico di piccoli allevatori, che portano avanti lavorazioni legate alla tradizione che si innovano per assicurare la sostenibilità ambientale e il benessere degli animali.
E proprio il Parco del Beigua, che con il marchio Gustosi per natura ha sottolineato il forte legame tra produzioni e territorio, ha ospitato la prima visita tecnica di CamBioVia, accompagnando i partner italiani e stranieri in un viaggio in Valle Stura, incontrando allevatori e produttori ed ascoltando le loro esperienze. A Masone Francesca dell'azienda agricola Ai Piani ci ha raccontato i problemi di convivenza con la fauna selvatica, risolti in collaborazione con il Parco, e l'iniziativa del distributore di latte crudo installato nel centro del paese. In Val Gargassa, a Rossiglione, abbiamo visitato l'allevamento biologico di capre camosciate Monterosso affrontando il tema della gestione dei pascoli e del paesaggio, Cascina Battura che sta realizzando una progressiva diversificazione delle lavorazioni, affiancando al latte la produzione di formaggi freschi, yogurt e dessert e l'azienda agrituristica Lavagè che alleva solo Razza Bruna. Qui, in una stalla hi-tech con 200 capi, il benessere dell'animale incontra l'ingegnerizzazione di processo e le pregiate produzioni casearie, molto richieste anche dalla ristorazione, sono frutto di ricerca e affinamento. La filiera del latte si completa collaborando con il tessuto economico locale e il latte delle valli diventa materia prima per la preparazione di squisite preparazioni dolciarie, come i gelati: gusti classici e originali abbinamenti assaggiati da Dolci Tentazioni a Rossiglione o sapori legati alla tradizione, come il gelato al krumiro della Pasticceria Vigo di Masone.