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Una palestra a cielo aperto, con norme di comportamento da rispettare

Le regole per mantenere l'equilibrio tra sviluppo turistico e tutela degli habitat

Nelle Aree Protette vigono regole precise che consentono di mantenere l'equilibrio tra le necessità di sviluppo, legate anche alla fruizione turistica, e quelle di tutela di habitat preziosi che ospitano rare specie animali o vegetali. Si tratta dunque di seguire norme di comportamento, spesso già suggerite dal buonsenso, per far sì che l'interazione tra l'uomo e l'ambiente, nella quotidianità o nella fruizione occasionale, non abbiano conseguenze spiacevoli sul delicato equilibrio dell'ecosistema.

L'analisi conoscitiva degli habitat e delle specie svolta dal piano ha consentito di individuare le peculiarità di ogni area e di classificare i vari siti in modo da graduarne la fruizione, limitando il divieto assoluto ai soli casi eccezionali o al rispetto di norme di settore specifiche. Questo vale ad esempio per le attività di arrampicata e alpinismo e di torrentismo: l'individuazione dei siti idonei e la loro la classificazione in tre fasce di fruizione differenziate per periodi dell'anno consente di coniugare il valore vocazionale del sito con quello naturalistico.

Anche il campeggio e l'attendamento temporaneo all'interno del parco sono soggetti a regolamentazioni, così come lo svolgimento di manifestazioni culturali, sportive e ricreative di gruppo necessitano di autorizzazioni al fine di valutare l'incidenza di tali attività sul sito dove si svolgono. I cani, poi, vanno sempre condotti al guinzaglio, per proteggere la fauna selvatica, per rispetto agli altri fruitori del Parco ma anche per non esporre gli animali domestici al contatto con gli animali selvatici (o i loro resti) potenziali portatori di patologie. 

L'atterraggio e il sorvolo di velivoli a motore a bassa quota, compresi i droni, sono oggetto di attenzione da parte del parco in quanto, in certi periodi dell'anno, possono interferire con i periodi di nidificazione di specie tutelate di avifauna.

Ultima, ma non ultima, la regolamentazione della circolazione fuoristrada dei veicoli a motore e le manifestazioni motorizzate: salvo alcuni specifici divieti derivati da normative di settore e dalla presenza di habitat di pregio, previo consenso formale dei proprietari, intento del piano è quello di consentire le attività al di fuori del parco valutando volta per volta le singole situazioni.

Per tutte le informazioni sulle attività che si possono praticare all'interno dell'area protetta invitiamo a riferirsi sempre ai tecnici del Parco, che sapranno fornire tutte le informazioni necessarie per l'ottenimento di eventuali autorizzazioni, nei tempi previsti dai procedimenti dell'Ente.

 
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