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La rete sentieristica del Parco: patrimonio della memoria

Scopriamo il significato della segnaletica orizzontale

Oggi sono importanti infrastrutture per la fruizione turistica, la scoperta dei territori montani e la pratica sportiva, ma un tempo i sentieri hanno svolto il ruolo fondamentale di vie di comunicazione per gli scambi commerciali e gli spostamenti tra regioni e paesi confinanti. L'Ente Parco, attraverso interventi che consentano di coniugare la pratica dell'escursionismo con la tutela dei valori naturalistici, si impegna a conservare e valorizzare per le future generazioni questo patrimonio storico con interventi di manutenzione della rete escursionistica, con particolare riguardo ai simboli della segnaletica orizzontale, fondamentali per assicurare gli spostamenti in sicurezza.

Nel comprensorio del Beigua i pittogrammi sono geometrici, una convenzione che risale agli esordi dell'escursionismo: il primo elenco di itinerari della Provincia di Genova, stampato nel 1938, indicava nel Beigua circa 35 percorsi con segnavia a forme geometriche semplici di colore diverso, quali cerchi, triangoli, quadrati, rombi (pieni e vuoti), croci diritte, croci di S. Andrea e altri ancora, facili da memorizzare.

Il colore è un elemento informativo essenziale per l'orientamento, anche in assenza di cartina: i segni rossi, infatti, indicano gli itinerari del versante tirrenico, meridionale rispetto allo spartiacque appenninico, mentre i segni gialli indicano il versante padano, a nord. Lo spartiacque è segnalato da due dischi blu, spesso associati alla bandierina bianca-rossa-bianca con le lettere AV dell'Alta Via dei Monti Liguri.

I segnavia principali sono realizzati lungo il percorso ad una distanza di circa 300 m, quelli di richiamo distano circa 100 m o anche meno in zone con condizioni di visibilità difficoltosa e i bivi  tra un itinerario e l'altro prevedono un segnavia di richiamo a cui va aggiunto un simbolo a L ribaltata, rosso o giallo, a seconda del versante. L'escursionista che in qualsiasi momento, anche nella nebbia fitta -circostanza tutt'altro che rara in quota - incontri una segnalazione, può orientarsi in base al colore e capire se il sentiero proviene dal mare o dall'entroterra, ottenendo una utile indicazione.

Recentemente la segnaletica storica si è arricchita con lettere e simboli legati al tipo di fruizione, anche non esclusiva, del percorso. Al crescere del numero di praticanti delle discipline sportive, oggi nel Beigua Geopark si incontra anche una segnaletica specifica per i percorsi MTB sullo sterrato e le ciclovie su strada. Va evidenziato che tali percorrenze non sono ad uso esclusivo, ma promiscuo; dunque è buona norma prestare attenzione nel percorre tali sentieri, nel rispetto delle diverse tipologie di fruitori.

 
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