Si è insediata dal 1 ottobre come Direttore del Parco del Beigua - UNESCO Global Geopark Maria Cristina Caprioglio, architetto, funzionario regionale con una lunga esperienza in materia di progetti di valorizzazione delle aree protette, grazie alla posizione ricoperta dal 1994 all'Ufficio Parchi della Regione Liguria. Ad orientare la scelta del Consiglio del Parco, che ha selezionato il nuovo Direttore in una rosa di 38 candidati, è stata proprio la sua profonda conoscenza dei parchi regionali e dello straordinario capitale naturale che tutelano, nonché la consapevolezza che questi Enti oggi ricoprono un ruolo fondamentale di soggetti aggregatori nei confronti del territorio e delle istituzioni locali, dando impulso a iniziative di progettazione, sviluppo e promozione. "Sono felice e orgogliosa di essere stata scelta per dirigere questo Ente. Il Parco del Beigua in questi anni ha svolto un ottimo lavoro, creando una rete di relazioni e collaborazioni virtuose con le realtà locali, pubbliche e private, e riuscendo a coniugare con equilibrio la tutela e la conservazione dei valori naturali con lo sviluppo sociale ed economico delle comunità che ci vivono. Ha fatto bene il suo mestiere! Desidero proseguire in questo percorso, valorizzando le eccellenze, prima fra tutte il Geoparco UNESCO, il prestigioso riconoscimento che ha inserito il territorio del Beigua in un circuito internazionale unico nel suo genere. So di poter contare su collaboratori esperti, che compensano la carenza di organico dell'Ente con professionalità e passione. Insieme a loro, se possibile, si potrà migliorare il valore aggiunto che il Parco può ancora offrire al territorio."
Ma questa non è l'unica novità in casa Beigua. Lo scorso 25 ottobre a Roma, nel corso del IX Congresso nazionale di Federparchi, il Presidente del Parco Daniele Buschiazzo è stato eletto nel Consiglio Direttivo della Federazione italiana dei parchi e delle riserve naturali, che riunisce e rappresenta gli enti gestori delle aree protette italiane.
"È un riconoscimento all'impegno che anche i Parchi regionali, seppure tra le tante difficoltà quotidiane, mettono nella tutela della biodiversità, con azioni di conservazione che si affiancano e armonizzano con le iniziative di valorizzazione e promozione del territorio, delle eccellenze agroalimentari, della filiera turistica - dice Buschiazzo - Oggi i Parchi sono diventati un punto di riferimento fondamentale a livello locale, tanto più nelle aree che vivono una situazione di marginalità rispetto alle decisioni politiche e alle scelte economiche. Mettendo a sistema i valori naturalistici con le potenzialità inespresse del territorio, i Parchi possono diventare incubatori di sviluppo locale sostenibile, che offra nuove prospettive di rivitalizzazione delle aree rurali e montane e al contempo assicuri il presidio degli ambienti più fragili".
