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Sassello e Stella, l'entroterra savonese del Beigua Geopark

Nell'Anno dei Borghi 2017 il Parco racconta il suo territorio

Il viaggio nei Comuni del Parco del Beigua nell'Anno dei Borghi d'Italia continua attraverso i tanti post della nostra pagina Facebook Vivibeigua.

Abbiamo iniziato settembre visitando Sassello, noto fin dal Medioevo quale centro industriale per la lavorazione del ferro e oggi centro culturale tra i più vitali dell'entroterra savonese,  primo Comune italiano a ottenere la bandiera arancione del Touring Club Italiano per la qualità turistica e ambientale dell'entroterra. Il borgo ospita a Palazzo Gervino il Centro Visite del Parco, dedicato ai temi della geologia e della geomorfologia e una ricca offerta culturale costituita dal Museo Perrando, che ospita la mostra permanente di cultura materiale e archeologia industriale locali e le sezioni dedicate alla Storia naturale, alla Preistoria e al Medioevo a cui recentemente si è aggiunto il Nuovo Polo Museale che ospita il Museo Napoleonicoe la collezione Bianchi di Arte contemporanea.

E poi abbiamo rivissuto le tradizioni, magnificamente rappresentate nell'Infiorata del Corpus Domini, che a giugno anima i vicoli del borgo con artistici decori pavimenti di petali colorati e assaggiato le eccellenza gastronomiche, primi tra tutti i prelibati funghi porcini e i deliziosi amaretti, ambasciatori di dolcezza nel mondo.

Ottobre ci ha portato alla scoperta delle cinque frazioni che compongono il Comune di Stella, le cui origini risalgono al Medioevo, famosa per aver dato i natali a Sandro Pertini, uno dei più amati Presidenti della nostra Repubblica, qui ricordato in un interessante museo che raccoglie tanti ricordi legati alla sua vita e alla sua carriera.

È stato un viaggio nella storia, dalla più lontana, circa 34-28 milioni di anni fa, prima che il mare arrivasse a ricoprire la piana, testimoniata dall'area paleontologica di Santa Giustina, dove sono stati ritrovati importanti reperti fossili (le Filliti), ai periodi via via più vicini a noi, lungo i Sentieri Napoleonici del Beigua, ricordando la battaglia del 1800 quando per 7 lunghi giorni, Francesi ed Austriaci combatterono sul Massiccio del Beigua, o ancora esplorando l'area carsica di Corona, con le formazioni rocciose particolari, cavità e vere e proprie grotte, che in epoca remota hanno quasi certamente rappresentato il rifugio degli uomini primitivi qui insediati.

Senza dimenticare il gusto, quello del Pecorino del Beigua, prodotto dalla lavorazione di latte crudo delle pecore che trascorrono la bella stagione in alpeggio, su pascoli montani accarezzati dal vento marino che conferisce all'erba una nota salmastra che rende unico il sapore del pecorino, deciso ma mai aggressivo.

Il nostro viaggio è quasi giunto al termine, ci aspetta ancora il mese di novembre che ci porterà sulle alture di Voltri, a Crevari e in Val Cerusa. Seguiteci su ViviBeigua!

 
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