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L'Avifauna nel Parco del Beigua

I dati del monitoraggio 2015

Si è concluso il censimento 2015 dell'avifauna del Parco del Beigua, nel corso del quale di particolare rilievo è risultata l'osservazione di un Picchio dalmatino, avvenuta nel mese di giugno nei pressi del Monte Taccone: questa specie non era mai stata riscontrata prima in zona e riveste una particolare importanza sia dal punto di vista conservazionistico, in quanto classificata come vulnerabile nella Lista Rossa Italiana, sia per quanto riguarda la distribuzione geografica, in quanto il Picchio dalmatino è specie sedentaria e nidificante presente nel solo Appennino centrale.

Considerando nel complesso sia i censimenti effettuati nel periodo 2006-2015 sia quelli degli anni 2001-2005, le specie rilevate sono state 108, rappresentanti il 68% delle specie che si riproducono in Liguria e la totalità di quelle nidificanti nell'area protetta. Nel Beigua si conferma dunque la presenza di una comunità ricca di specie ed equilibrata nella composizione, a conferma dell'importanza nell'ambito della biodiversità dell'avifauna degli ambienti montani appenninici e, più in generale, mediterranei. L'andamento complessivo delle popolazioni monitorate evidenzia inoltre una tendenza all'incremento moderato.

In tutte le aree boscate Pettirosso, Fringuello, Capinera e Merlo sono le specie più abbondanti, la Cinciallegra è più frequente nei boschi con elevata presenza di latifoglie, mentre la Cincia dal ciuffo e la Cincia mora sono strettamente legate alla presenza di conifere. Decisamente interessanti sono l'elevato numero di Zigoli muciatti nei boschi di conifere e di Rampichini comuni nei boschi di latifoglie e misti, dove è anche presente il Picchio nero. Ricca e diversificata è l'avifauna di brughiere e cespuglieti, dominata da specie quali Pettirosso, Fringuello, Luì piccolo, Capinera, Prispolone e Merlo; rilevante la discreta presenza di specie con sfavorevole stato conservazionistico quali l'Allodola e lo Zigolo muciatto . Nelle aree a pascolo naturale e praterie d'alta quota troviamo un elevato numero di specie importanti per l'area; qui è risultata davvero notevole la presenza, tra le altre specie, di numerosi Calandri e Tottaville; in quest'ambiente sono stati inoltre contattati anche Biancone, Gheppio, Codirossone, Aquila reale, Pernice rossa, Averla piccola, Falco pecchiaiolo, Nibbio bruno, Falco pellegrino, Passero solitario, Magnanina comune, Ortolano e Fanello. Macchia mediterranea ed ambienti rocciosi appaiono decisamente meno diversificati delle tipologie precedenti, ma risultano essere gli ambienti d'elezione per importanti specie target quali, rispettivamente, Magnanina comune e Codirossone.

 
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