Dopo il rallentamento forzato delle attività dei mesi scorsi, il Centro di Esperienza del Parco del Beigua è pronto a ripartire, affiancando alla consolidata offerta di attività di educazione ambientale rivolte alle scuole, due nuove iniziative che verranno realizzate grazie al contributo ottenuto dalla Regione Liguria nell’ambito della manifestazione di interesse a presentare progetti per promuovere la mobilità sostenibile e ridurre l’uso della plastica nelle scuole.
A partire dal 2014 gli operatori del CE del Parco hanno attivato un servizio di pedibus, in collaborazione con la Scuola e il Comune di Masone, che negli anni si è consolidato attirando un sempre maggior numero di adesioni, distribuite su due percorsi. Questa felice esperienza, testimoniata dall’entusiasmo di bambini e genitori, ha spinto anche altre realtà scolastiche in questa direzione, ancor più dopo l’emergenza COVID-19 che rende necessario un alleggerimento del trasporto scolastico tradizionale.
Il progetto Pedibus 2020 dunque da Masone si estenderà a Campo Ligure, Varazze e Genova Voltri, coinvolgendo gli Istituti Comprensivi Valle Stura, Varazze-Celle e Voltri 1: oltre al potenziamento di quelle di Masone, nuove linee saranno attivate per le scuole primarie di Campo Ligure, Varazze, Crevari e la De Amicis di Voltri. Le fasi operative prevedono la progettazione dei percorsi, di concerto con la Polizia Locale, e l’organizzazione del servizio, con la formazione dei volontari che si alterneranno nell’accompagnare i bambini.
In parallelo verrà avviato anche il progetto Plastic free, che coinvolgerà invece l’IC di Sassello, che comprende anche le scuole di Mioglia, Stella, Pontinvrea e Urbe, e l’IC Voltri 2 di Genova. Sono previsti incontri in classe, anche in video conferenza, e uscite sul territorio (nel rispetto delle disposizioni anti COVID-19) per sensibilizzare gli alunni attraverso giochi di ruolo e laboratori didattici sull’uso della plastica, presente nei tanti materiali utilizzati nella quotidianità: la sfida sarà imparare a trovare alternative più sostenibili per l’ambiente, anche riscoprendo usi e abitudini del passato, conservati nel patrimonio della memoria dei nostri borghi.