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20 candeline per il Parco del Beigua!

Oggi il Parco del Beigua festeggia il 20° compleanno delle Aree Protette della Liguria

( Arenzano, 22 Febbraio 2015 )

VENT’ANNI DI PROGETTI E DI AZIONI PER LA TUTELA DELLE RISORSE NATURALI DELLA NOSTRA REGIONE

Oggi, con attività didattiche e divulgative presso il Centro Ornitologico in località Vaccà, sulle alture di Arenzano, il Parco del Beigua festeggia il ventesimo compleanno delle aree protette liguri.

Era il 22 febbraio del 1995 quando il Consiglio Regionale sanciva la nascita del Sistema delle Aree Protette della Liguria approvando la legge regionale n. 12. Fu una delle prime assunte in Italia a livello regionale, adottata con grande consapevolezza e sapiente visione strategica  in applicazione della legge quadro nazionale n. 394 che era stata approvata dal Parlamento quattro anni prima, nel 1991.

Con quel provvedimento l’Amministrazione Regionale dava inizio a fondamentali politiche di tutela delle risorse naturali, da sviluppare contestualmente a nuovi e virtuosi processi di sostegno allo sviluppo economico e sostenibile dei territori.

Vent’anni di progetti e di iniziative che hanno coinvolto le amministrazioni comunali, l’associazionismo, il mondo della scuola e della ricerca scientifica, le imprese che operano nel campo del turismo, gli operatori agro-silvo-pastorali. Vent’anni di attività che hanno stimolato la nascita di nuove professionalità e quindi nuovi posti di lavoro come guide ambientali ed escursionistiche, cooperative di servizi impegnate nella manutenzione del territorio, fotografi naturalisti apprezzati a livello nazionale, autori di pubblicazioni e video-filmati, grafici e disegnatori naturalistici, divulgatori ed educatori ambientali, specialisti in animazione locale ed educatori, biologi e progettisti esperti in interventi di ingegneria ambientale o di bio-architettura.

QUANTE SONO LE AREE PROTETTE IN LIGURIA?

Ad oggi, a vent’anni dall’approvazione della legge n. 12/1995, il  Sistema Regionale delle Aree Protette della Liguria ( presenta una diversificata gamma di tipologie di protezione e gestione, adatte alle singole realtà: 1 parco nazionale (Cinque Terre), 9 parchi naturali regionali, di cui 6 più estesi gestiti da Enti parco (Alpi Liguri, Antola, Aveto, Beigua, Montemarcello-Magra, Portofino), 3 dai singoli comuni interessati (Bric Tana, Piana Crixia, Portovenere), 4 riserve naturali regionali (Adelasia, Bergeggi, Gallinara, Rio Torsero), un giardino botanico regionale (Hanbury) e un giardino botanico provinciale (Pratorondanino), il sistema di aree protette provinciali savonesi, un'area protetta di interesse locale (Parco delle Mura).

Il Sistema è integrato da 3 aree marine protette statali (Bergeggi, Cinque Terre e Portofino), 1 in corso di istituzione (Gallinara) e dalle aree di tutela marina di due aree protette regionali (Giardini Botanici Hanbury e Portovenere), oltre che dal Santuario internazionale dei cetacei del Mar Ligure.
L'UNESCO ha classificato "Patrimonio dell'Umanità" l'insieme del Parco Nazionale delle Cinque Terre - Parco Regionale di Porto Venere ed ha riconosciuto il Parco del Beigua come Geoparco di valore internazionale.

Complessivamente la superficie terrestre tutelata come parco naturale o riserva naturale o giardino botanico è di 33.414 ha (6,17% del territorio regionale).

Regione di forti contrasti, per la presenza contemporanea di Alpi, Appennini e mare, la Liguria racchiude nel suo ristretto territorio beni naturalistici di straordinario valore. Tra le poche aree europee a comprendere le tre principali aree bio-geografiche (alpina, continentale e mediterranea), la sua particolare morfologia ha costituito la base per lo sviluppo di una straordinaria varietà di ambienti in un piccolo territorio e in un intreccio millenario di dinamiche naturali e attività umane. Anche se sono soprattutto i suoi 300 Km di costa a renderla turisticamente famosa, in realtà il territorio della Liguria è in prevalenza montuoso (per il 65% della superficie totale, il resto è collinare) con vaste aree a vegetazione naturale e a bosco (il 69% del proprio territorio).

Montagne affacciate sul mare, che fin da tempi remoti sono state modellate dall’uomo creando uno dei paesaggi peculiari della Liguria, i terrazzamenti, che hanno permesso di ricavare superfici coltivabili dove non esistevano, su circa il 30% del territorio regionale, grazie a estese superfici di muri in pietra a secco.

L’entroterra della Liguria presenta degli aspetti geomorfologici davvero particolari, con foreste secolari dalla fisionomia tipicamente appenninica, boschi dal carattere alpino, estesi pascoli densi di preziose e rare fioriture e uliveti di pregio paesaggistico. La fascia montuosa fa parte delle Alpi ad Ovest, con la cima più alta dei 2.200 m del Monte Saccarello, e degli Appennini a Est, con il Monte Maggiorasca e i suoi 1.799 m di altitudine.

I versanti mediterranei si distinguono invece per la solarità dei paesaggi, per le morfologie contorte delle scogliere a picco sul mare alternate a spiagge ora di ciottoli ora di sabbia, per la rigogliosa vegetazione a macchia mediterranea con pinete che crescono a ridosso del mare, per le specie floristiche pregiate.

A questi ambienti si aggiungono le piccole isole, gli ambiti fluviali naturali e antropizzati, le numerose zone umide di interesse naturalistico e storico-culturale, i fondali marini accidentati e profondi, ricchi di specie animali e vegetali e di habitat ad alto livello di biodiversità, una rete di orti e giardini botanici .

La concomitanza di più habitat naturali favorisce la presenza di una fauna ricca e pregiata, con specie faunistiche anche rare. Tra le presenze di maggiore richiamo e importanza da un punto di vista scientifico e ambientale segnaliamo: il lupo (Canis lupus, specie prioritaria), che è tornato già da alcuni anni a popolare l’entroterra della Regione, l’avifauna migratoria che comprende rapaci (Falco pellegrino, Gufo reale, Biancone, Aquila reale), uccelli marini (sule, sterne, gabbiani) e di zone umide (aironi, gruccioni), anfibi, rettili e chirotteri che giocano un ruolo fondamentale come bioindicatori dello stato di salute degli ambienti e dei paesaggi in cui vivono (Ululone appenninico dal ventre giallo, Lampreda di mare, alcune specie di pipistrelli).

A tutti gli effetti, quindi, la Liguria può definirsi una regione ad elevata biodiversità.

 
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